giovedì 5 agosto 2010

THROW ME THE STATUE... LA FOLKTRONICA


nessun spavento non è una scelta inneggiante alla vecchia progressive, la scossa iniziale è fuorviante ma è soltanto la premessa per non lasciar credere di essersi imbattuti dinanzi alla solita band pop indie ...loro sono i THROW ME THE STATUE per i quali il concetto di continuum sembrerebbe fortunatamente non aver preso piede.
Nessun marchio di fabbrica, nessun cadenza inconfondibile a cui legarsi nel tempo.
Un Lo-Fi il loro, scelto, anzi meglio ricercato nei pontili del battello che va da Bainbridge a Seattle e negli stessi sottoscala umidi e freddi.
Un collage di estetica musicale: chitarre acustiche, sintetizzatori e drum machine per accontentare i diversi timpani che si avvicinano ai loro pezzi.
Strofe che cantano di strane notti fatte di doppi sogni sembrano buttate lì per non lasciare molto spazio alla comprensione, ma solo per rendere quel tocco esotico/esoterico che non guasta mai per guadagnarsi una stima a priori.